top of page

Fili in PDO, soft lifting e biostimolazione per viso e corpo

Uno dei segni del tempo è la lassità cutanea, cioè la perdita di elasticità dei tessuti e l'effetto di "pelle cadente" che può presentarsi sia sul viso che su alcune aree del corpo, in particolare: braccia, interno cosce e addome.


Nei casi particolarmente marcati di lassità e cute in eccesso il risultato ottimale lo si ottiene con un intervento di chirurgia plastica.


Fortunatamente però non sempre ci troviamo davanti a situazioni estreme e allora si può pensare di chiedere aiuto alla Medicina Estetica e intervenire con un soft-lifting non chirurgico mediante l'utilizzo di fili di trazione e biostimolazione; (i candidati migliori a questo trattamento sono i pazienti tra i 35 e i 65 anni).


Di cosa si tratta esattamente?


I fili in questione sono dei fili di Polidiossanone, lo stesso materiale utilizzato per le suture chirurgiche riassorbibili, sono privi di Nichel, non sono allergizzanti e non producono intolleranze.

Se usati per biostimolazione sono dei fili lisci, che vengono inseriti nel derma mediante la formazione di un intreccio tra fili, con lo scopo di creare un sostegno e uno stimolo alla rigenerazione dei fibroblasti e delle fibre collagene.

Se l'effetto che vogliamo ottenere è quello tensore useremo invece i fili di trazione, caratterizzati dalla presenza di "spinette" che dopo l'inserimento sottocutaneo si aprono esercitando una leggera pressione e permettono al filo di ancorarsi alla cute.


L'impianto del filo deve avvenire seguendo le linee gravitazionali, in maniera da contrastare il naturale cedimento cutaneo.


L'inserimento avviene con l'ausilio di aghi o cannule, previa una leggera anestesia, si tratta pertanto di un trattamento quasi indolore che non necessita di punti di sutura.


Si potrà osservare un effetto immediato di tensione e distensione delle aree trattate, ma vi ricordo che l'effetto migliora a distanza di qualche mese quando la pelle inizia a produrre nuovo collagene.

Dagli studi effettuati il risultato è in media di 12 mesi (con un range che va dai 6 ai 18 mesi).


I pazienti che decidono di sottoporsi al trattamento devono evitare il trucco nelle 24h successive e nelle prime settimane evitare saune o procedure che generano calore come radiofrequenza, esercizio fisico intenso e esposizione al sole.


Si potranno presentare temporaneamente zone di eritema, edema o ematoma, ma il vostro medico saprà darvi sicuramente le indicazioni per affrontare questi problemi che in mani esperte sono davvero ridotti al minimo.

bottom of page